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"Anche una sola volta può provocare il cancro". L'allarme degli scienziati lascia tutti senza parole. Un rischio che credevamo inesistente e invece....

"Non esistono livelli di fumo sicuri". La ricerca parla forte e chiaro. Le sigarette, anche in uso ridotto, sono dannose. Lo hanno messo nero su bianco i ricercatori del National Cancer Institute in uno studio appena apparso sulle colonne della rivista Jama Internal Medicine. "Tra i ragazzi c'è la percezione che poche sigarette non comportino danni alla salute - afferma il pool di studiosi, coordinato da Maki Inoue Choi, ricercatore del dipartimento di epidemiologie e genetica dei tumori -. Si tratta di un messaggio fuorviante. Anche chi fuma poche sigarette al giorno o alla settimana porta con sé un rischio di morire più alto rispetto a quello che accompagna la popolazione non fumatrice".SMETTERE DI FUMARE? COSA ACCADE AI TUOI POLMONI Conclusioni alle quali gli studiosi sono arrivati dopo aver condotto studi su un campione di 290mila adulti di età compresa tra i 59 e gli 82 anni. I partecipanti sono stati interrogati circa i loro comportamenti relativi al fumo in nove periodi della loro vita, a cominciare da prima del raggiungimento dei 15 anni per terminare, in quelli anziani, ai 70 anni.I risultati, scrive il Secolo XIX, hanno evidenziato che coloro che fumavano costantemente in media meno di una sigaretta al giorno, nell'arco della vita correvano un rischio del 64% maggiore di morte prematura rispetto a coloro che non avevano mai avvicinato una sigaretta alla bocca. Mentre coloro che fumavano tra una e dieci sigarette al giorno, un rischio addirittura dell'87 per cento superiore al normale. "Anche una singola sigaretta può condannare una persona a un vizio che dura tutta la vita". 

Questo è il commento di Carmine Pinto, direttore della struttura complessa di oncologia dell'Irccs Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e presidente dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) che poi continua: "Il fumo è un fattore di rischio oncologico importante, che soltanto nel nostro Paese provoca centomila nuovi tumori l'anno. La prevenzione deve cominciare dai giovanissimi".