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Cancro, ictus e infarto: i veri effetti dello zucchero svelati dopo 50 anni di menzogne

da veritaglobale

di Andrea Centini

Circa 50 anni fa la potente lobby dello zucchero americana, l'attuale Sugar Association, non fece uscire due studi nei quali si evidenziavano rischi per la salute a causa di una dieta ricca di zuccheri. Per i ricercatori si tratta dell'ennesima prova del 'sabotaggio' messo in atto dalla lobby.

L'industria dello zucchero ha tenuto nascosti studi scientifici sui rischi per la salute derivanti dal consumo di cibi zuccherati. Lo ha svelato un team di ricerca dell'Università della California, lo stesso che lo scorso anno aveva già colpito duramente la Sugar Association, ex Sugar Research Foundation (SRF), la principale associazione commerciale per l'industria dello zucchero negli Stati Uniti. Gli studiosi, coordinati dal professor Stanton Glantz, dimostrarono che la SRF, negli anni '60 e '70, per manipolare i (primi) dati preoccupanti sui rischi coronarici legati al consumo di saccarosio fece in modo di far puntare il dito contro i grassi e il colesterolo, con lo scopo di distogliere l'attenzione dagli zuccheri. La SRF è stata addirittura accusata di aver pagato tre ricercatori della prestigiosa Università di Harvard nel 1967 per far sottolineare che il "problema" fossero i grassi e non gli zuccheri.

da veritaglobale

Col nuovo studio, Glantz e colleghi hanno invece dimostrato che due studi condotti sui topi - nome in codice progetto 259 - furono proprio tenuti nascosti, per non rivelarne i dati 'controproducenti'. Circa 50 anni fa la SRF commissionò due distinte ricerche per valutare l'impatto di una dieta ricca di zuccheri su modelli animali: nel primo emerse che, rispetto a topi con una dieta bilanciata di cereali, pesce, fagioli e altri alimenti, quelli nutriti con zuccheri presentavano un rischio maggiore di ictus, malattie cardiache e livelli di trigliceridi superiori nel sangue. Nel secondo studio emerse invece che i ratti nutriti con zuccheri manifestavano livelli più elevati di un enzima associato al cancro alla vescica nell'uomo. Entrambi gli studi vennero bloccati e non furono mai pubblicati.

A sua discolpa l'attuale Sugar Association ha dichiarato di aver trovato nei propri archivi le suddette ricerche, ma che furono chiuse poiché andate oltre i tempi previsti, e superando il budget non rientrarono in un nuovo piano organizzativo della società. Per Glantz e colleghi si tratta invece dell'ennesima prova evidente dei tentativi di sabotaggio sui rischi reali dello zucchero, ormai resi noti da diverse ricerche. Il modus operandi non sarebbe dissimile da quello dell'industria dell'alcol, come dimostrato dal London School of Hygiene and Tropical Medicine presso il prestigioso Karolinska Institute, che ha evidenziato come vengano distorte e omesse le informazioni sul rischio di sviluppare il cancro a causa delle bevande alcoliche. I dettagli della nuova ricerca sono stati pubblicati su PloS Biology.


La dieta mima digiuno di Valter Longo: 5 giorni per dimagrire e vivere di più

Ricco di verdure e basato su una restrizione calorica pilotata, questo regime aiuta a perdere peso e a prevenire gravi patologie


 - La dieta mima digiuno è un protocollo alimentare ideato da Valter Longo.

Caratterizzato da una durata di 5 giorni, il regime di Longoconsente di perdere peso e, nel contempo, di ottimizzare il rinnovamento cellulare e la prevenzione di patologie quali l'Alzheimer e il diabete di tipo II.


Basata su un deficit calorico pilotato che fa in modo che il corpo reagisca come se si stesse digiunando, la dieta mima digiuno ha delle specifiche indicazioni riguardanti l'apporto calorico. Quest'ultimo deve rientrare nelle 1150 calorie quotidiane per il primo giorno e nelle 800 per quelli compresi tra il secondo e il quinto.

Per quanto riguarda gli alimenti ammessi, nel menu troviamo innanzitutto verdure cotte e crude (si può spaziare e prendere in considerazione le verdure a foglia verde, la zucca, i cavoli, le carote etc), da condire con olio extra vergine a crudo.

Lo schema della dieta mima digiuno, diffuso da Valter Longo dopo anni di studi clinici, prevede inoltre l'eliminazione delle proteine animali, caratterizzate da una correlazione diretta con l'incremento dell'ormone IGF-1 e con il rischio di aumento del diabete di tipo II e patologie cardiovascolari.

Sono invece consentite le proteine vegetali, in particolare quelle provenienti da cereali integrali e da legumi secchi. Si può consumare il pesce, ma facendo molta attenzione a moderare le quantità. In linea di massima andrebbe mangiato non più di 2/3 volte a settimana, evitando le specie ad alto contenuto di mercurio (p.e. il tonno).

Tenendo conto di queste indicazioni - e del fatto di eliminare tutti i cibi lavorati e caratterizzati da un'alta quantità di zuccheri semplici - si possono scegliere numerose combinazioni di alimenti.

Un altro aspetto importante da considerare, riguarda la percentuale di proteine - carboidrati - grassi, che deve essere orientativamente pari a 10% - 34% - 56% per il primo giorno e a 9% - 47% - 44% per i giorni dal secondo al quinto. Una volta terminati i cinque giorni della dieta mima digiuno, bisogna tornare alla propria routine alimentare avendo cura di evitare le abbuffate.

Questo protocollo alimentare va iniziato dopo aver consultato il propriomedico curante e dopo essersi sottoposti a screening finalizzati averificare l'assenza di diabete. La dieta mima digiuno è infatti sconsigliata a chi soffre di questa malattia e andrebbe evitata anche in caso di anoressia, obesità e malassorbimento intestinale.